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Il VLL si distingue dai vocabolari ladini attualmente disponibili soprattutto perché è interamente basato su testi letterari. Questa particolarità gli permette di rispecchiare l’uso effettivo della lingua, così come documentato attraverso i testi, e di fare astrazione dalla competenza linguistica individuale dei singoli lessicografi. Naturalmente, essendo il ladino una lingua minoritaria con una tradizione scritta piuttosto recente, il concetto di “testo letterario” non ha la stessa valenza che contraddistingue una grande lingua letteraria consolidata da secoli.[1] Perciò nel corpus alla base del VLL sono stati inclusi tutti i testi che lasciano intravedere una “ambizione estetica” in senso lato. Con questa definizione “ampia” è possibile coprire in maniera più esauriente soprattutto il periodo delle Origini della lettera-tura ladina, da inizio Ottocento fino alla fine della Seconda Guerra mondiale.


In seconda battuta, il VLL si contraddistingue per l’inclusione di tutte le varietà brissino­tirolesi, prestandosi ad una consultazione interladina. È nostro auspicio che questa caratteristica possa ampliare, come effetto immediato, l’intelligibilità reciproca della letteratura ladina proveniente dalle diverse vallate: di riflesso, anche la comprensione reciproca degli idiomi stessi dovrebbe trarne profitto.


Di seguito sono presentate le basi e le strutture del VLL, in modo da agevolarne l’utilizzo e di comprenderne le caratteristiche e finalità, nonché i suoi limiti autoimposti.

Il corpus alla base del VLL

Alla base del VLL vi è un corpus appositamente allestito: il Corpus dl ladin leterar (CLL, Corpus del ladino letterario / Corpus des literarischen Ladinisch). Attualmente (autunno 2019) il CLL contiene 2062 testi, dei quali 209 risalenti al periodo che va dalle origini della letteratura ladina fino al 1879 incluso e perciò spogliati per il presente primo volume del VLL. Il corpus del VLL vol. I consiste dunque dei seguenti testi, elencati in ordine alfabetico in base alle sigle con le quali vengono citati nel vocabolario stesso:

AgostiniM, Dialogo1870*­2013[2] = Agostini, Michele: Ilario e Gaudenzio. Dialogo. In: Bernardi, Rut; Videsott, Paul: Geschichte der ladinischen Literatur. Bozen: Bozen­Bolzano University Press, 2013, 431­433.

AgreiterT, ConLizonza1838­1967 = Agreiter, Tone: Cong lizongza cari Nutsch. In: Dorsch, Helga: La-dinisches Schrifttum in Enneberg von den Anfängen bis zur Jahrhundertwende. Dissertation Innsbruck, 1967, 130­136.

AgreiterT, SënJan1838*­2013 = Agreiter, Tone: Seng Schang, seng laschtö ma cuntö. In: Bernardi, Rut; Vide-sott, Paul: Geschichte der ladinischen Literatur. Bozen: Bozen­Bolzano University Press, 2013, 246.

Anonim, LunaFlurësc1871 = Anonim: La luna florasch. In: Steub, Ludwig: Drei Sommer in Tirol. Bd. 3, 3. Auflage. München: Verlag der literarisch­artistischen Anstalt, 1871, 209.

Anonim, ManageriaComunal1873­1973 = Anonim: Manageria-Comunal. In: Constantini, Andrea: Scritti par ampezzan. Manoscrit Anpezo, 1973, 28­41.

Anonim, Monumento1873 = Anonim: Un monumento a sta rappresentanza comunale! Bruneck: Mahl, 1873.

  1. Cf. Bernardi, Rut; Videsott, Paul: Geschichte der ladinischen Literatur. Ein bio-bibliografisches Autorenkompendium von den Anfängen des ladinischen Schrifttums bis zum Literaturschaffen des frühen 21. Jahrhunderts (2012). Bd. I: 1800-1945: Gröden, Gadertal, Fassa, Buchenstein und Ampezzo. Bozen: Bozen-Bolzano University Press, 2013, 25-26.
  2. Un’indicazione cronologica con due date indica che la versione del testo utilizzata per il Corpus (seconda data) non è contemporanea alla data della sua redazione (prima data).