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canto, il dibattito sull’importanza da assegnare a tecniche contabili elaborate, quale espressione di una gestione razionale ed efficiente, è tutt’altro che concluso.[13] Certo è che, sebbene il guadagno non fosse l’unica molla dell’agire imprenditoriale, l’orientamento al profitto emerge in termini piuttosto evidenti dalla contabilità relativa ai filatoi di Trento e Calliano, per i quali si procedeva con cadenza pressoché annuale alla compilazione di un bilancio dei costi e dei ricavi, e alla determinazione del risultato dell’esercizio.


La formazione del capitale umano: valori e competenze

Alcune scelte matrimoniali particolarmente oculate contribuirono, allo stesso tempo, ad accrescere il patrimonio famigliare e ad assicurare la prosecuzione dell’impresa. Il caso più eclatante è il matrimonio tra Valentino (1694-1768), figlio di Isidoro, e Maria Elena Mozer, figlia di un facoltoso mercante, che lasciò all’unica erede diverse proprietà e la quota di partecipazione in una compagnia commerciale, per un valore complessivo di circa 50’000 fiorini. Dall’unione nacquero almeno 14 figli, tra cui cinque maschi, che sopravvissero ai genitori, assicurando la continuità della linea di Trento. Altrettanto prolifico fu il matrimonio di Isidoro (1721-1787), figlio di Valentino e Maria Elena, con Afra Menz, figlia di un noto mercante bolzanino, che recò in dote una vasta proprietà viticola: in questo caso, furono 15 i figli nati, ma soltanto due i maschi che sopravvissero ai genitori.

La continuità della discendenza rappresentava, per altro, una condizione necessaria, ma non sufficiente, per la prosecuzione dell’impresa. Era necessario, infatti, che si instaurassero degli efficaci canali di trasmissione di valori e competenze mercantili, affinché le nuove leve avessero la volontà e la capacità di assumere le redini dell’impresa. Da questo punto di vista, in antico regime la famiglia costituiva il luogo di formazione privilegiato del capitale umano, consentendo ai potenziali mercanti di acquisire un bagaglio di conoscenze tacite e di apprendere il mestiere sin dalla giovane età, attraverso un processo di learning by doing. Alcune competenze, come l’abilità nel gestire i rapporti umani e nella contrattazione, la capacità di persuasione e l’intuito nell’individuare le occasioni d’affari più propizie, erano difficilmente trasmissibili, in quanto legate in gran parte alle attitudini personali, ma la formazione sul campo contribuiva comunque a favorirne lo sviluppo, oltre a consentire di acquisire competenze di natura più tecnica, come la tenuta di

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Histoire des Alpes - Storia delle Alpi - Geschichte der Alpen 2009/14