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La poesia dialettale genovese

 

 

Il primo saggio di poetare in dialetto genovese sarebbe quello contenuto nell'Amoroso Contrasto di Rambaldo di Vacqueira, il celebre trovatore d'Occitania, che venuto a Genova dopo il 1190 volle cantare il rifiuto sdegnoso opposto alle sue profferte d'amore da una gentildonna genovese.

Egli la fa parlare cosi:

Jujar, voi no sé corteso
Che me cardaiai de cò,
Che neente non farò:
Anzi fossi voi appeso,
Vostr' amior non serò
Certo gia v' escarnirò,
Provenzal mal' aguardo
Tal enojo ve dirò;
Sozo, mozo, escalvado,
Nè già voi non amarò,
Ch'eo chiù bello mari ho,
Che voi non sè, ben lo so,
Andai via, fràre; en tempò
Melliorado.

Non so se a quei tempi i genovesi parlassero in siffatta guisa; ma è certo che del nostro dia-