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Definizione dei significati

I vari significati delle singole parole presenti nel corpus del VLL vol. I sono presentati in forma di definizione. Si tratta di un’innovazione notevole del VLL, messa in atto per ovviare alla nota pro-blematica lessicografica di rendere significati mediante traducenti. La distinzione è fondamentale soprattutto nel caso di traducenti italiani, perché i dizionari esistenti tendono a utilizzare i cognati etimologici, i quali spesso però non coprono la stessa gamma semantica della voce ladina. Le definizioni in lingua italiana sono state desunte sia da vocabolari cartacei (in particolare dallo Zingarelli 2013) che da vocabolari liberamente consultabili in rete (tra questi il dizionario Sabatini-­Coletti disponibile sulle pagine internet del Corriere della Sera, il vocabolario Treccani online e il dizionario italiano messo a disposizione da Google). Per quanto riguarda le definizioni in lingua tedesca (ab-binate ai traducenti in tale lingua e non visibili in questa versione del VLL), sono stati consultati il vocabolario cartaceo Wahrig e il dizionario Duden disponibile online.

È importante sottolineare che le definizioni si riferiscono al significato della parola ladina, non del traducente italiano.

Nel VLL sono visibili i significati che trovano riscontro nel rispettivo corpus di base, nonché i significati necessari a comprenderli. Se per esempio nel corpus è documentato soltanto un significato figu-rato di un lessema, è visibile anche (però al momento senza esempi) il significato concreto. In presenza di più significati, questi sono disposti in ordine di intensione crescente e estensione decrescente.

Documentazione lessicografica precedente

Per ogni significato individuato si dà la documentazione lessicografica precedente mediante la menzione dei dizionari che hanno analogamente registrato il significato in questione. Contenendo i di-zionari ladini precedenti, con la sola eccezione di una sezione del Pizzinini 196714, soltanto traducenti e non definizioni delle parole ladine, la loro attribuzione a un significato concreto del VLL non è sempre evidente. L’informazione più importante di questa sezione è il risalto dato alle parole o ai significati che finora non sono ancora registrati dalla lessicografia ladina (e che di conseguenza non contengono rinvii a dizionari precedenti).

Le sigle utilizzate rinviano alle seguenti opere:

A 1879 = Alton, Johann B.: Die ladinischen Idiome in Ladinien, Gröden, Fassa, Buchenstein, Ampezzo. Inns­bruck: Wagner, 1879.

A 1895 = Alton, Giovanni: Stóries e chánties ladines con Vocabolario ladin-talian. Innsbruck: Wagner, 1895.

B 1763 = Bartolomei 1763 = Kramer, Johannes: Das älteste ladinische Wörterbuch: Der «Catalogus» des Bartolomei. Neu geordnet, herausgegeben und kommentiert. In: Veröffentlichungen des Tiroler Landes­museum Ferdinandeum 56, 1976, 65­115.

C 1986 = Croatto, Enzo (ed.): Vocabolario Ampezzano. Belluno; Cortina d’Ampezzo: Centro di Cultura; Regole d’Ampezzo, 1986.

DA 1973 = Dell’Antonio, Giuseppe: Vocabolario Ladino Moenese-Italiano. Trento: Artigianelli, 1973.

DILF 2013 = Istitut Cultural Ladin «Majon di Fascegn»; SPELL: DILF. Dizionario Italiano-Ladino fassa-no con indice ladino-italiano / Dizionèr talian-ladin fascian con indesc ladin-talian. Vich/Vigo di Fassa: Istitut Cultural Ladin «Majon di Fascegn», 32013.

14 Pizzinini, Franzl: Parores ladines vedles y püch adorades. Brixen, Weger, 1967.