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Festival Romanistica

(Croft 2006: 366). In questa ottica i fenomeni di riduzione ed espansione dipendono dalla funzione grammaticale verso cui un elemento si sta sviluppando e dal tipo di lingua. Funzioni come tempo, aspetto, caso comportano riduzione dello scope e della mobilità posizionale, e aumento della coesione sintagmatica, almeno in lingue flessive. Altre funzioni invece, come la connessione interfrasale, o la marcatura metatestuale possono non richiedere riduzione (Traugott & Trousdale 2010: 3).

Nella seconda fase dei processi di grammaticalizzazione si notano alcune direzioni promettenti che possiamo così riassumere:

a) una spiccata attenzione per i mutamenti semantici per i quali Traugott ha proposto tre tendenze di sviluppo (Traugott & Dasher 2002), e per la variazione sincronica, lasciando in ombra gli aspetti formali del mutamento (Bisang, Himmelmann & Wiemer 2004). Però recentemente van Linden, Verstraete & Davidse (2010) hanno proposto di redress the balance verso i fattori interni al sistema per render conto dei processi di mutamento.

b) crescente interesse per la dimensione pragmatica del mutamento, per la quale alcuni hanno proposto il termine di pragmaticalizzazione. In questa ottica si segnalano gli studi di Waltereit (2002, 2006) su alcuni elementi dell’italiano come guarda, diciamo, la cui funzione è di articolare il discorso e il cui sviluppo si sovrappone in parte ai processi di grammaticalizzazione però non rispetta alcuni parametri di Lehmann.

Di fatto, alcuni casi studiati da Traugott & Dasher (2002) e da Mauri & Giacalone (2012) mostrano che elementi come indeed, in fact, instead, o in italiano invece, però, tuttavia hanno origine da costruzioni a testa nominale e hanno seguito nel loro sviluppo storico i percorsi tipici della grammaticalizzazione, come perdita di proprietà categoriali, espansione dei contesti d’uso, e sono entrati nella dimensione pragmatica nel momento in cui hanno sviluppato valori intersoggettivi o valori procedurali, cioè di articolazione del testo dando luogo a polisemie varie. Giustamente Traugott insiste nel sostenere che questi sono veri casi di grammaticalizzazione “which connect single utterances of longer discourse sequences establishing anaphoric and cataphoric relations and imposing a hierarchy to the sequence” (Traugott 2003: 643). Il termine pragmaticalizzazione allude ad una visione più ristretta dei fenomeni pertinenti al campo della grammaticalizzazione che considera i parametri di Lehmann come caratteristiche ineludibili del processo. In realtà la pragmaticalizzazione può essere vista come un caso speciale di grammaticalizzazione, in cui alcuni elementi linguistici che avevano già subito un processo di grammaticalizzazione, hanno fatto un passo