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Prefazione xv
 

analisi del discorso, linguistica diacronica, traduttologia e padronanza/ acquisizione di una lingua seconda.

Tre contributi trattano il paragone tra lo svedese e una lingua romanza: quello di Emanuel Bylund e Linn Andersson Konke nell’area semantica (metafore spazio-temporali in spagnolo e in svedese), quello di Karin Lindqvist nel campo della sintassi (diversi tipi d’apposizioni del nome proprio in francese e in svedese), quello di MaryAnne Eliasson nell’area dell’acquisizione simultanea delle prime lingue (risposte minimali in svedese e portoghese). Due altri contributi trattano temi riguardanti la riproduzione di certe strutture lessico-grammaticali svedesi nella traduzione letteraria dallo svedese al francese: quello di Maria Fohlin sui verbi di movimento e quello di Maria Rosenberg sui composti nominali.

Un altro campo importante è quello dell’analisi del discorso riguardante generi diversi. L’articolo di Malin Roitman ha come oggetto i dibattiti presidenziali televisivi, quello di Igor Tchehoff, l’aspetto economico nel discorso dei romanzieri veristi italiani, mentre quello di Maria Tell riguarda l’opposizione soggettività-oggettività in articoli di cronaca di alcuni quotidiani italiani.

Tre articoli si soffermano sui diversi tipi di marcatori discorsivi in spagnolo: quello di Johan Falk tratta l’uso dei “massimizzatori” con aggettivi presso i parlanti nativi, quello di Johan Gille, l’uso delle “appendici conversazionali” nei parlanti nativi e quello di Lars Fant, l’uso dei segnali discorsivi entonces e igual presso i parlanti nativi e non nativi.

Thomas Johnen analizza i verbi volitivi in portoghese attraverso un approccio sintattico, semantico e pragmatico, mentre Olof Eriksson presenta un’analisi diacronica dei “pro-verbi” in francese. Infine, Ingmar Söhrman tratta una questione grammaticale riguardante tutte le lingue romanze: le varie forme e l’uso del piuccheperfetto/trapassato prossimo.

È nostra speranza che questa raccolta di articoli aumenti l’interesse per la ricerca nell’ambito della linguistica romanza, servendo da ispirazione per tutti quegli studenti che diventeranno futuri ricercatori. Con questo volume vogliamo dimostrare che le lingue romanze costituiscono un campo di ricerca unitario e che la prospettiva comparativa è un percorso fruttuoso.

Oltre ai curatori del presente volume, il comitato di redazione è costituito dai seguenti romanisti dell’Università di Stoccolma, tutti